”Presentata la quinta edizione dell’evento dedicato al tema “Mediterraneo: mare che unisce o divide?”
E’ stata presentata ieri a Orvieto la quinta edizione del “Festival del Dialogo” promosso dall’Associazione Culturale ApertaMenteOrvieto e patrocinata dal Comune di Orvieto, che si terrà al Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto, da venerdì 12 a domenica 14 ottobre. Tema di quest’anno è “Mediterraneo: mare che unisce o divide?”
Tre giornate a cui parteciperanno filosofi e docenti universitari ed incentrate su questa importante tematica nella quale un ruolo attivo hanno avuto anche le scuole elementari e medie dell’Orvietano. Quest’anno il programma del Festival del Dialogo si arricchisce di altri 3 giorni (4-5-6 ottobre) per la prima edizione di Orvieto Cinema Fest che si terrà al Teatro Mancinelli come prologo del festival
Si inizia venerdì 12 ottobre al Palazzo del Capitano del Popolo. Dalle 9 alle 13, nella Sala dei 400 verranno presentati i lavori delle scuole elementari e medie dell’Istituto comprensivo Orvieto-Baschi. La giornata prosegue poi nel pomeriggio. Alle 17 è in programma la tavola rotonda in collaborazione con Slow Food Italia su “La cucina mediterranea: sapori e saperi condivisi”.
Sono previsti gli interventi di Abderrahmane Amajou – Responsabile del Festival Internazionale della Cucina, Salvatore Giannini – Responsabile Slow Food Nazionale, Emanuela Leonardi – C.F.P, Giuseppe Russo – Assegnista di ricerca presso il CNR IBAF . La tavola rotonda sarà intervallata da letture a tema a cura dell’Associazione “Lettori Portatili” . Alle 19 si potranno degustare i prodotti tipici della dieta mediterranea grazie alle prelibatezze cucinate dai ragazzi del Csf (centro servizi formativi) di Orvieto.
Sabato 13 ottobre, sempre nella location di Palazzo del Popolo, verrà allestito un mercatino con prodotti del Mediterraneo. Il pomeriggio si aprirà poi alle ore 17 con la tavola rotonda dal titolo “Mediterraneo: il valore di un confine mobile”. Su questo tema si confronteranno Caterina Resta – Professoressa ordinaria di Filosofia Teoretica dell’Università di Messina, Aldo Meccariello – Dottore di ricerca e docente di Filosofia nei licei – Direttore della rivista filosofica online Kainòs, Giuseppe Girgenti – Professore associato di Storia della Filosofia Antica presso l’Università Vita Salute San Raffaele Milano. Modera l’incontro Alessandro Volpi. La tavola rotonda sarà intervallata da letture a tema a cura dell’Associazione “Lettori Portatili” .
Domenica 14 ottobre, nel pomeriggio, il Festival 2018 si concluderà con la presentazione dei lavori delle scuole elementari e medie dell’Istituto Comprensivo Orvieto – Montecchio. Con la partecipazione dell’I.I.S. ACP di Orvieto Sezione Enogastronomia e della scuola di danza Scarpette Rosse di Loredana Materazzo. Per tutta la durata del Festival del Dialogo, all’interno della Sala Expo del Palazzo del Popolo sarà allestita la mostra di pittura, scultura e fotografia a cura di Anna Appolloni.
“In molti mi hanno chiesto come sia nato il tema di questa edizione – ha spiegato il presidente dell’Associazione ApertaMenteOrvieto Erasmo Bracaletti – Abbiamo voluto ripercorrere, ricostruire la storia del Mediterraneo inteso come incrocio culturale della nostra storia, Mediterraneo mare funesto dei nostri tempi. E quindi abbiamo cercato di delineare quale sarà il ruolo del Mediterraneo nel futuro di un mondo sempre più globalizzato.
Quest’anno è la quinta edizione del Festival. Il tempo ci ha dato ragione, siamo cresciuti, abbiamo conquistato la nostra rispettabile fetta di pubblico, abbiamo coinvolto scuole, studenti, professori. Abbiamo coinvolto la città. Lo abbiamo fatto nei quattro anni di percorso, lo continueremo a fare nell’obiettivo condiviso di dare un contributo di speranza a questo buio medievale in cui viviamo.
Abbiamo bisogno di dialogare, gli uni con gli altri, abbiamo bisogno di ritrovarci, tutti, attraverso le parole, attraverso i gesti, attraverso, appunto, il dialogo. Per noi è un piacere, ogni anno, riscontrare apertura e collaborazione ed è questo che ci spinge ad andare avanti con sempre più passione”.
Voluta e non casuale la scelta di evitare di trattare il tema dell’immigrazione legata al Mediterraneo “che, purtroppo – ha aggiunto Carlo Carpinelli – è una problematica che non unisce ma divide. Come festival del dialogo abbiamo spinto verso altre riflessioni che portano ad una riscoperta delle altre culture all’interno di uno scenario geopolitico in cambiamento e, a questo proposito, è centrale il significato delle tavole rotonde. Puntiamo a disvelare un Mediterraneo come un mare di interscambi, come porta di accesso”.
“Tra i tanti meriti dell’associazione Apertamente Orvieto – è intervenuto anche l’assessore Andrea Vincenti – c’è quello di trovare sempre temi e titoli attuali per il Festival. Quest’anno poi azzeccatissimo il tema del Mediterraneo che dimostra una sfida ancora più grande. Come assessore porto anche i saluti da parte dell’amministrazione comunale che sostiene pienamente il festival e ringrazia la presenza delle new entry, Sara e Stefania, organizzatrici dell’Orvieto Cinema Fest, iniziativa dal valore culturale immenso con un calendario ricco all’interno del già variegato programma del Festival del Dialogo”.
Quest’anno, dunque, come anticipato, il programma del festival si è arricchito con altre tre giornate (4-5-6 ottobre) per la prima edizione di Orvieto Cinema Fest che si terrà al Teatro Mancinelli.
Si tratta del primo festival internazionale di cortometraggi Made in Umbria nato per iniziativa di due giovani orvietane under 30, Sara Carpinelli e Stefania Fausto. Quattro le categorie in concorso: Best Fiction, Best Animation, Best Documentary, Best Theme Short: Mediterraneo e mare.
Ad esaminare i cortometraggi in concorso una Giuria di qualità che, la sera di sabato 6 ottobre premierà i 24 corti finalisti, scelti tra i 254 arrivati in concorso da oltre 30 Paesi del mondo. Giuria che, nella composizione, rimarca il concetto del dialogo tra cinema e territorio: Guido Barlozzetti (esperto di cinema e giornalista RAI); Pino Strabioli (regista teatrale, attore e conduttore televisivo); Susanna Tamaro (scrittrice); Roberta Mazzoni (sceneggiatrice e scrittrice); Luciano Costantini (Presidente del Circolo Cinematografico Armata Brancaleone), Leo Einaudi (compositore), Giovanni Bufalini (regista, docente e direttore della sezione cinema della Scuola Romana di Fotografia e Cinema), il professor Luca Umena, Roberta Nicosia, attrice e youtuber componente de iPantellas.
Gli appuntamenti ad ingresso gratuito di Orvieto Cinema Fest sono: giovedì 4 ottobre alle ore 17 e alle 20 al piccolo cinema “La vecchia carrozza” in piazza della Pace (Orvieto Scalo) con la proiezione di Dylan Dog vittima degli eventi; alle ore 18 Scuola di fumetto Jack Kirb e Cineforum “Cinecomics, Parliamone”.
Venerdì 5 alle 21 al Teatro Mancinelli è in programma la proiezione dei corti finalisti che prosegue sabato 6 ottobre alle ore 11 e alle 18. A seguire la premiazione dei vincitori con i trofei in legno realizzati dalla Bottega Michelangeli di Orvieto che riproducono la sfinge simbolo del Festival e la degustazione di vini a cura del Consorzio per la Tutela dei Vini Orvieto Doc. Infine la sera alle 22 Grande festa di chiusura al Palazzo del Capitano del Popolo.
“La nostra avventura è iniziata un anno fa convinte che Orvieto fosse il terreno fertile in cui coltivare questo progetto. Infatti lo scorso anno abbiamo partecipato al festival del Dialogo curando una rassegna di cortometraggi, pensando poi che l’argomento meritava un festival tutto suo. Quest’anno abbiamo avuto 254 corti provenienti da 32 paesi di cui ne sono stati selezionati 24 che poi verranno vagliati dalla giuria e in fine premiati”, hanno annunciato Sara Carpinelli e Stefania Fausto.
Presenti, in conferenza stampa, anche alcune professoresse delle scuole che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento. “E’ per noi una grande opportunità poter collaborare al Festival, visto che una delle mission della scuola è proprio quella di formare i cittadini di domani e quella del dialogo è un opportunità di crescita fondamentale. Il tema del Mediterraneo ci ha fornito uno spunto per trovare diversi motivi di avvicinamento tra la nostra e le altre culture specie attraverso il cibo, il canto e la danza” hanno commentato.
A conclusione della conferenza l’artista Anna Appolloni ha ricordato la mostra che si terrà per tutta la durata del Festival a Palazzo del Popolo che diventa così luogo di incontro, scambio di idee e dialogo.
fonte: tuttoggi.info