La terza edizione del festival internazionale di cortometraggi nato ad Orvieto inizia oggi: dal 30 settembre al 3 ottobre sarà possibile vedere i corti online ma anche prenotare per partecipare in presenza alla premiazione finale.
Arrivato al suo terzo anno, l’Orvieto Cinema Fest, evento nato dalla passione di aprire la cittadina umbra di Orvieto al mondo e agli artisti emergenti, deve fare i conti con un anno difficile che pone paletti insormontabili per quanto riguarda gli eventi dal vivo e l’incontro a tu per tu.
Per il 2020 infatti il festival seguirà dinamiche differenti dalle edizioni precedenti: in una veste sia digitale che in presenza, tutti i cortometraggi saranno disponibili in streaming su MyMovies, mentre la serata conclusiva con la premiazione dei vincitori avrà luogo nel Teatro Mancinelli situato nel centro storico. Noi di FRAMED Magazine seguiremo tutti i corti ma soprattutto saremo presenti alla serata conclusiva, per questo vogliamo portarvi a conoscere come nasce un’iniziativa così forte e chi c’è dietro.
Come nasce Orvieto Cinema Fest
Il festival nasce tre anni fa, nel 2017, da un’idea di Sara Carpinelli e Stefania Fausto. Dopo aver curato una piccola rassegna di cortometraggi all’interno del Festival del Dialogo, le due organizzatrici ripensano il progetto in grande: iniziando a fare ricerche e raccogliere tutte le informazioni necessarie da associazioni, professionisti del settore, e chiunque potesse arricchire la costruzione del progetto.
La forza della loro idea si è tradotta in una manifestazione artistica che rivela un grande amore per il cinema ma soprattutto per la città in cui l’evento prende vita. Soprattutto Sara e Stefania hanno concretizzato la volontà di mettersi in gioco per realizzare un progetto che partisse dai giovani della città (anche le organizzatrici sono giovanissime: Sara è del 1991 e Stefania del 1993).
L’obiettivo, quello di creare un festival internazionale di livello, puntando ad una selezione di corti di qualità, da un lato presentando al pubblico di Orvieto il meglio dei corti internazionali degli ultimi mesi, dall’altro scommettendo nello scoprire nuovi talenti.
Tramite una rete di volontari che via via si è trasformata in un team vero e proprio, l’evento ha mosso i primi passi per trovare presto un’identità ben definita. L’orvieto Cinema Fest è completamente gratuito anche grazie al volontariato, e trova il suo sostentamento in primo luogo nella raccolta fondi (tramite organizzazione di eventi crowdfunding).
La scelta di presentare cortometraggi è avvalorata dalla ferma convinzione, confermata anche dall’esperienza di due edizioni di successo, che non siano esclusivamente “un biglietto da visita per un film”, ma opere dotate di grande autonomia artistica.
Il ruolo delle immagini
Per il secondo anno il festival si avvale anche di un evento parallelo che arricchisce e completa il messaggio artistico veicolato dalla brevità dell’opera, in questo caso dall’illustrazione. Si tratta di un contest per illustratrici e illustratori chiamati ad interpretare secondo il loro stile il tema del festival. Vi è una giuria a parte formata dall’illustratrice momusso (Martina Lorusso), l’artista Carlo A. Giardina, l’illustratrice colorenero (Celeste Caiello) e l’illustratrice Sabrina Gennari. L’autore dell’artwork che vincerà riceverà un premio di 200 euro a titolo di riconoscimento del merito personale. Le 15 opere finaliste inoltre saranno esposte in mostra durante l’Orvieto Cinema Fest e inserite nel materiale cartaceo del Festival.
Edizione 2020 – Titoli in gara e giuria
Come per le edizioni precedenti il Festival prevede quattro categorie in gara: Best National, Best International, Best Animation e Best Theme Short. Quest’ultimo dedicato al tema della tecnologia e all’onnipresente presenza nella nostra quotidianità. Una questione importante e di un’attualità imprescindibile, data la centralità dell’uso di telefoni e device durante i mesi passati in isolamento.
I titoli in competizione sono 28 e comprendono una varietà di novità e opere già presentate in altri eventi con ottimo riscontro. Ogni anno il programma cerca di mantenere un equilibrio tra lavori che hanno riscosso riconoscimenti nei maggiori festival e altri che stanno muovendo i primi passi nel circuito internazionale.
Come Inverno del regista Giulio Mastromauro, vincitore ai David di Donatello 2020 e nella prossima edizione dei premi Oscar. Saranno sei invece le premiere italiane: Battlefield, Loca, Sodm & Gomorrah, Kapaemahu,Tweetators, Your Personal Genetically Modified Android Manual.
La giuria sarà composta dal giornalista e critico cinematografico Boris Sollazzo (scrive per Rolling Stone ed è una delle voci di Radio Rock) affiancato dal produttore cinematografico e pubblicitario Stefano Negri (tra le sue produzioni The Face of an Angel in concorso al TIFF, The Trip to Spain nominato ai BAFTA) e da Fatima Bianchi, artista visuale, montatrice e regista di documentari (il suo film Notturno è stato selezionato alla Settimana Internazionale della Critica della 73a Biennale di Venezia).
Online/Offline
Da oggi è possibile seguire il festival guardando tutti i corti selezionati in streaming su MyMovies registrandosi qui. Per quanto la limitazione abbia tolto all’evento la possibilità di condividere la visione nelle location storiche incastonate nelle vie del centro, acquista la possibilità di muoversi oltre i confini e permettere di mostrare le opere in tutta Italia.
Ma soprattutto, sebbene la terza edizione dell’Orvieto Film Festival si svolga prettamente online, la serata conclusiva sarà “in presenza”, sabato 3 ottobre alle 17, al Teatro Mancinelli, dove verranno premiati i vincitori.
Noi seguiremo da vicino l’Orvieto Cinema Fest e saremo presenti sabato, per ulteriori informazioni continuate a seguirci su FRAMED, Facebook e Instagram.
Qui il link per visionare i corti su Mymovies.it: https://www.mymovies.it/ondemand/orvieto/ e quello per prenotarsi per la serata del 3 ottobre: https://prenotaunposto.it/orvietocinemafest/
Trovate tutte le altre informazioni su www.orvietocinemafest.com
Di Silvia Pezzopane
Fonte: Framed Magazine